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Sfida #5 / automotive

Soluzioni per l'Industria 4.0 a supporto dei lavoratori del settore automobilistico

Il Problema

Tanto le tecnologie abilitanti racchiuse dal concetto “Industria 4.0”, che l’emergere di necessità di nuove modalità lavorative collegate alla gestione della pandemia da Covid-19 e alla aumentata sensibilità ambientale, mettono in luce nuove sfide per i lavoratori del settore manifatturiero per quanto riguarda i processi di lavoro, le abilità e le competenze. Uno studio intitolato Il Futuro del Lavoro 2020, condotto dopo la prima ondata dell’epidemia di Covid-19, stima che entro il 2025 circa il 40% dei dipendenti avrà bisogno di una riqualificazione della durata massima di 6 mesi e il 94% dei dipendenti avrà bisogno di una acquisire set di competenze completamente nuove. Per questo motivo è fondamentale fornire ai lavoratori del settore manifatturiero il supporto di cui hanno bisogno durante e dopo il periodo di formazione. Con l’aumento dei costi dei materiali e dell’energia, le crescenti richieste di riduzione delle emissioni da parte dell’industria e le maggiori esigenze di tracciabilità da parte dei clienti, l’industria automobilistica si trova ad affrontare una domanda sempre maggiore di metodi di produzione efficienti, che richiedono lavoratori altamente qualificati, con competenze non facilmente disponibili. Inoltre con la pandemia si è aggiunta la necessità di poter e sapere operare da remoto per una parte delle forza lavoro. Sono necessari metodi di riqualificazione rapidi, efficienti e moderni per creare i lavoratori del settore automobilistico del futuro.

Lo scenario ideale

Metodi efficienti di produzione automobilistica dovrebbero essere supportati dall’informazione durante l’intero processo di produzione. A partire dai lavoratori del settore manifatturiero, che dovrebbero disporre di informazioni facili e puntuali sui processi di lavoro e dovrebbero essere assistiti da tecnologie moderne durante la formazione e la riqualificazione per fornire ai lavoratori dei metodi di apprendimento rapidi e di qualità. In particolare, le istruzioni per i processi di lavoro dovrebbero essere modificate per fornire ai lavoratori un’acquisizione delle competenze più rapida ed efficiente utilizzando le tecnologie di Industria 4.0, soprattutto quando le barriere linguistiche ostacolano la velocità e l’efficienza dell’apprendimento.Le tecnologie dovrebbero consentire la connettività ovunque il lavoratore svolga il proprio lavoro (da casa o da un ufficio remoto) e nella forma più favorevole per il lavoratore. Le aziende devono utilizzare le tecnologie per ridurre il tempo e le risorse impiegate per gli spostamenti tra le sedi aziendali, riducendo al contempo le emissioni di gas serra.

Il contesto

Stare al passo con le tendenze (pandemia di Covid-19, iniziative di produzione sostenibile, Industria 4.0), senza una visione d’insieme e senza mettere i lavoratori al centro dell’attenzione, può portare a una disconnessione tra macchine e uomini e a una mancanza di esperienza nell’uso delle nuove tecnologie.D’altro canto, non seguire le nuove tendenze significa perdere il potenziale di ottimizzazione degli attuali processi di lavoro e di produzione, oltre a esporre i dipendenti a condizioni di lavoro non sicure.  La maggior parte delle piccole e medie imprese italiane e slovene (rispettivamente il 69% e il 68%) ha almeno un livello base di intensità digitale, una quota ben superiore alla media UE (60%). Nel contesto dell’industria 4.0, invece, si riscontra una mancanza di implementazione delle tecnologie informatiche digitali, soprattutto nell’ambito dell’approccio centrato sull’uomo al futuro del lavoro.Con la mancanza di forza lavoro qualificata e la lentezza delle tecniche di aggiornamento e riqualificazione, le aziende stanno soffrendo una grave carenza di lavoratori, che limita le loro capacità di produzione e di ricerca, peggiorando così la loro posizione competitiva.La digitalizzazione del lavoro di produzione è fondamentale dal punto di vista dell’efficienza, della tracciabilità e dell’ecologia.

Soggetti interessati dal problema

L’effetto principale sarà percepito dai lavoratori del settore manifatturiero e dai loro diretti superiori. L’efficienza del loro lavoro e della loro formazione dovrebbe aumentare grazie a modalità di accesso più rapide alle informazioni. Gli effetti indiretti si ripercuoteranno sull’impresa nel suo complesso, con effetti positivi sulla produttività, che porteranno a un aumento dei profitti e della soddisfazione dei clienti. Le lezioni apprese nell’applicazione pratica dei risultati della sfida potrebbero essere riutilizzate nelle scuole professionalizzanti per familiarizzare gli studenti con le tecnologie Industria 4.0.

Implicazioni economiche, sociale ambientali del problema

Gli effetti dell’implementazione si concentrano soprattutto sull’aumento dell’efficienza, della tracciabilità e dell’ottimizzazione. L’ottimizzazione della formazione e dei processi di lavoro aumenterà la produttività e ridurrà i costi, fornendo così un vantaggio economico e competitivo alle aziende. Una migliore connettività contribuirà anche a ridurre i tempi di fermo della produzione, grazie alla possibilità di fornire direttamente agli esperti di manutenzione e riparazione un migliore accesso alle informazioni. L’aumento dell’efficienza, unito alla riduzione degli scarti di fabbrica, al minor consumo energetico, alla diminuzione degli spostamenti (a causa del lavoro a distanza) e dell’uso della carta, offrirà anche vantaggi ecologici. Anche una maggiore tracciabilità, risultato della gestione digitalizzata della documentazione, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali. L’implementazione di sistemi informativi digitalizzati e automatizzati può ridurre notevolmente i costi di gestione, anche se i costi di avviamento possono essere significativi.  Dal punto di vista sociale, la sfida non ha implicazioni dirette, ma se i lavoratori sono più istruiti e formati e si trovano a proprio agio nell’uso delle nuove tecnologie, guadagnano una posizione migliore sul mercato del lavoro.

Dati e bigliografia

  • Modelli per la trasformazione digitale, Gray & Rumpe, 2017;
  • La trasformazione digitale nella ricerca aziendale: una revisione e un’analisi sistematica della letteratura, Hausberg et al., 2018;
  • Tecnologie digitali nelle operazioni aeroportuali a terra, Kovynyov & Mikut, 2018;
  • Concettualizzare la trasformazione digitale nelle organizzazioni aziendali: Una revisione sistematica della letteratura;
  • PwC, VR Studio sull’efficacia della formazione sulle competenze trasversali, 2020.

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